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La lunga notte del '43 (1960)

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La lunga notte del '43 (1960)



Regia/Director: Florestano Vancini
Soggetto/Subject: Racconto «Una notte del '43»
Sceneggiatura/Screenplay: Florestano Vancini, Ennio De Concini, Pier Paolo Pasolini
Interpreti/Actors: Belinda Lee (Anna Barillari), Gabriele Ferzetti (Franco Villani), Enrico Maria Salerno (Pino Barillari), Andrea Checchi (farmacista), Nerio Bernardi (avv. Attilio Villani), Raffaella Carrà [Raffaella Pelloni] (Ines, sorella di Franco), Isa Querio (signora Marta Villani), Carlo Di Maggio (console Bolognesi), Loris Bazzocchi (Vincenti), Alice Clements (Blanche Villani, moglie di Franco), Silla Bettini (uomo che si rifugia in farmacia), Dario Bellini, Gabriele Toth (Gilberto), Franco Cobianchi, Cesare Martignoni, Tullio Altamura (fascista amico di Aretusi), Nino Musco (altro fascista amico di Aritusi), Romano Ghini, Lionello Zanchi [Leonello Zanchi], Gino Cervi (Carlo Aretusi detto ''Sciagura'')
Fotografia/Photography: Carlo Di Palma
Musica/Music: Carlo Rustichelli
Costumi/Costume Design: Pier Luigi Pizzi
Scene/Scene Design: Carlo Egidi
Montaggio/Editing: Nino Baragli
Suono/Sound: Mario Amari
Produzione/Production: Ajace Film-Compagnia Cinematografica, Euro International Films, Metzger et Woog, Paris
Distribuzione/Distribution: Euro International Films
censura: 32479 del 10-09-1960
Altri titoli: La longue nuit de 1943, Die lange Nacht von 43
Trama: Dopo l'8 settembre 1943, a Ferrara i fascisti riorganizzano il partito, che è lacerato tra due fazioni. L'ufficio del federale è tenuto dal console Bolognesi, esponente della parte più moderata del partito, a cui si contrappone il violento Carlo Aretusi detto "Sciagura", fascista della prima ora. Lo squadrista Pino Barilari, farmacista, ora paralizzato, vive isolato in casa, ed a gestire la farmacia è la moglie Anna. Quest'ultima rincontra una sua vecchia fiamma, Franco Villani, e i due ridiventano presto amanti. Nel frattempo Aretusi fa uccidere Bolognesi da un killer, facendo ricadere la colpa dell'assassinio sugli antifascisti. In città calano allora le brigate nere che, sotto la guida di Aretusi, fucilano per rappresaglia undici persone innocenti, tra le quali l'avv. Villani, il padre di Franco. La strage avviene davanti alla casa di Pino Barilari, che vi assiste dalla finestra. Anche Anna è testimone dell'eccidio. Franco la lascia e fugge in Svizzera, la donna a sua volta lascia per sempre Ferrara. Poco tempo dopo, Pino Barilari muore. Nell'estate del 1960 Franco Villani fa il suo ritorno a Ferrara dalla Svizzera, dove ha fatto fortuna e s'è sposato. Incontra il "boia" Aretusi, che si congratula con lui: i due si stringono la mano.

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